Il tramonto della luna
ha il contrasto delle stelle,
qualche nuvola che oscura
sulle spalle di un’altura,
senza rosso, senza viola,
come lei, sto qui da sola.
Una luce, una parola,
col mio rospo nella gola.
Il tramonto della luna
è un’ipotesi sicura;
è una storia che finisce,
è un incanto che esaurisce
e le stelle, in mezzo al buio,
fanno a gara a chi fa luce
per scaldare l’imbrunire,
per vedere, per capire
se c’è ancora qualche suono
qualche ombra, qualche uomo
che è capace di aspettare
che si ferma lungo il mare,
lungo il mare di una notte,
lungo ipotesi già rotte,
tra i silenzi di una sponda,
quando il cuore come un’onda
non si muove, non sa dire,
non sa più dove finire,
non approva non reagisce,
non ostacola e colpisce
non ostacola e capisce
che il tramonto della luna
è qualcosa che ti oscura
senza rosso, senza viola,
come lei, sto qui da sola.
Ombra che non si colora,
non adesso, non ancora.
Una luce, una parola,
col mio rospo nella gola.
agostino guarino ©