Sembra facile, ma dire una parola:
è proprio una parola!
Sguinzagliare all’infinito i tuoi pensieri
e farlo volentieri
è come liberarsi da un enigma disperato
e senza risultato.
Ma dire una parola,
che sia una parola,
il più piccolo ritratto
di un ignoto insoddisfatto,
il più stupido di vizio,
di vestirsi con giudizio,
la più idiota della idee,
echeggiante di follie…
Sembra facile, ma dire una parola:
è proprio una parola!
Una preghiera
non basta a consumare questa sera.
Un altro sorso
non può far tollerare il tuo discorso.
Una carezza
non deve ricordare tenerezza.
Una bugia
non può che dimostrare un’utopia.
La vita è fatta di parole,
dalla luna fino al sole,
dall’America al Giappone,
da Torino al meridione,
non c’è uno che stia zitto,
anche se c’è buio fitto;
non c’è un attimo di sosta,
ci si parla anche per posta
e si parlano i balconi,
le finestre ed i portoni,
le campagne ed i fienili,
le persiane dei cortili.
Ma dire una parola,
che sia una parola,
la più grande maldicenza
dell’inganno della scienza,
la scoperta del petrolio,
qualcos’altro in più di meglio,
la cattura di assassini,
l’immondizia e i netturbini,
l’etica professionale,
l’infezione addominale
e tutti quanti all’ospedale
per curare questo male.
Sembra facile, ma dire una parola,
una parola seria
che ammazzi la miseria,
una parola buona
che salvi una persona,
una parola giusta
che non risulti imposta,
una parola detta
che sia quasi perfetta…
Dire una parola adesso qui,
non sembra certo facile così!
Ma dire una parola ancora qui
è come dire basta
a gente disonesta,
è come dire morte
a chi sbarra le porte,
è come dire vita
a chi cerca un’uscita.
È dire tanto amore,
amore a chi non muore.
È dire una parola
a un’anima da sola.
agostino guarino ©