Recital “L’asino e la luna”

L'asino e la luna - locDomenica 28 Settembre alle 20.30, presso il Teatro Stalla di Cascina Germoglio (una delle tre strutture della Fondazione Emilia Bosis di Bergamo), si terrà il concerto del cantautore milanese Agostino Celti, autore del brano “L’asino e la luna”. L’evento musicale conclude la prima fase dell’omonimo progetto, che ha come slogan “Elogio della semplicità” ed ha ispirato il Primo Simposio Internazionale d’Arte Contemporanea, tenutosi a Cascina Germoglio.

Agostino Celti, cantautore, ha al suo attivo una lunghissima esperienza musicale: molti anni di “gavetta”, di canzoni e di parole (scrive anche poesie); infinite serate presso locali, teatri e piazze. Ha condiviso palcoscenici con nomi importanti, quali Gino Paoli, Amedeo Minghi, Ivan Graziani, Fabio Concato, Marco Ferradini, Mario Lavezzi, Gianni Bella, PFM, Elio e le Storie tese, Biagio Antonacci e Gianfranco Fasano. Ha vinto un Premio Rino Gaetano nella sezione nuove proposte alla fine degli anni 80. Come autore (di testi e di musiche) ha scritto moltissime canzoni. Una in particolare, intitolata “Come te lo devo dire” è stata interpretata da Mina nell’album “Bau”.
È un sostenitore della canzone d’autore ed un acceso difensore degli alti valori della canzone italiana.

Nello spettacolo intitolato alla sua canzone, ha scelto di proporre un repertorio di brani particolarmente indicati al contesto. Agostino Celti si esibirà al pianoforte, accompagnato da musicisti di grande calibro, a partire dal bassista Raffaele Romano, al saxofonista Claudio Miceli, al batterista e percussionista di esperienza internazionale Francesco D’Auria, fino agli eccellenti chitarristi: il bergamasco Michele Gentilini e l’imperiese ed amico, Mauro Vero.

Durante la performance sono previsti ospiti a sorpresa. Ê confermata la presenza del cabarettista Riccardo Limoli (di Zelig) che ha spontaneamente offerto la sua partecipazione per condividere la magica atmosfera del Teatro Stalla e presentare la serata.
Afferma Agostino Celti: «voglio ringraziare con grande emozione e commozione la Fondazione Bosis ed il suo presidente che ha voluto questo concerto a cornice del Simposio, la curatrice del Simposio Marisa Cortese ed il Service Audio Piero Raucci che ci ha raggiunti appositamente da Torino, grazie al contributo di un’encomiabile persona amica».

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